Contattaci: 348 2658584 | info@promuovo.it

previsto un valore del commercio elettronico italiano oltre 14 miliardi di euro

Uno studio di Caseleggio Associati ha previsto un valore stimato del commercio elettronico italiano nel 2011 di oltre 14 miliardi di euro prevedendo una crescita del 30-40% nei prossimi anni.

I settori che però se ne avvanteggeranno non saranno tanto quelli dell'economia storica (il classico negozio sotto casa per interderci) ma quello dei giochi d'azzardo, del turismo (oramai ampiamente colladauto) e dell'elettronica di consumo (dove è facile distinguere il prezzo in base al prodotto).

Quello che però mi ha fatto enormemente piacere dell'analisi dello studio, è stato l'aver preso coscienza che come me molti altri stanno valutando il costo medio di acquisizione del cliente (sono anni che cerco di farlo capire ai clienti).
Questo costo varia molto da settore a settore, nel caso della moda è di 53 euro mentre quello dell'editoria, che rappresenta quello più basso,  è di 9 euro a cliente (per chi non lo avesse capito è quanto è occorso spendere per acquisire il cliente).

Altro dato molto importante è rappresentato dal tasso di conversione visitatori/clienti che i maggiori siti hanno registrato, con un 2,8% tra le aziende del turismo che si sono dimostrate le migliori nel tasso di conversione. Ossia ogni 100 visitatori quasi 3 sono diventati clienti.

Sorvolo per motivi di tempo sugli altri interessanti elementi dello studio, che invito però a leggere perchè veramente molto molto interessante, e faccio qualche domanda a chiunque abbia un sito web:

  • vi siete mai chiesti quanti visitatori reali ha il vostro sito annualmente?
  • avete mai fatto un calcolo su quanti clienti vi ha procurato e quanto avete guadagnato da quei clienti
  • e adesso, avete mai fatto una semplice divisione tra costi investiti nel web e guadagni ricavati in base al cliente?

sicuramente il 99% no e allora fermatevi un'attimo e pensateci perchè chi farà questi calcoli saprà prendere anche le giuste decisioni, mentre gli altri faranno la fine dei mobilieri di Quarrata che fino a 10 anni fà navigavano nell'oro senza la minima pianificazione commerciale futura e non vedevano che il mercato stava cambiando.

Il futuro, che vi stia bene o meno, si chiama Internet.
Chi lo saprà gestire si svilupperà, per gli altri rimarranno solo i fazzoletti per asciugarsi le lacrime.

Ah, mi stavo scordando un'altro dato importante, il primo motivo di acquisto on line è il prezzo per il 75%, seguito dalla comodità di acquisto senza dover girare mezza città per il 60% e la possibilità di acquisto di prodotti non reperibili nei negozi per il 39%.